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3Ripartono i corsi di disegno online: tutte le date da segnare in agenda.
Con l’autunno alle porte, il Drawing Lab riapre le sue aule virtuali per accompagnarvi in un nuovo anno di disegno, studio e creatività condivisa. I nostri corsi sono pensati per chi parte da zero e desidera scoprire il piacere di disegnare, ma anche per chi ha già seguito i primi passi con noi e vuole approfondire la propria tecnica o dare pieno spazio alla propria espressione personale. Ecco il calendario completo dei corsi in partenza: 🎯 Accelerator Program (Online) Il percorso intensivo per imparare a disegnare in sole 24 ore, anche se parti da zero. Un’occasione unica per acquisire le basi solide del disegno, sviluppare la tua capacità di osservazione e mettere subito in pratica ciò che impari. E non finisce qui: potrai sempre tornare gratuitamente ogni volta che vorrai, per riprendere il filo e consolidare la tua mano. 📅 Dall'8 settembre al 24 novembre 2025 🕔 Ogni lunedì, 17:00 – 19:00 👉 [Scopri di più] ✏️ Potenziamento Tecnico (Online) Hai già frequentato l’Accelerator Program (in presenza o online)? Questo è il passo successivo. Un percorso di approfondimento per affinare il tratto, conoscere nuove tecniche e sperimentare strumenti più complessi. 📅 Dal 1 dicembre 2025 fino a luglio 🕔 Ogni lunedì, 17:00 – 19:00 👉 [Scopri di più] 🎨 Atelier (Online) Uno spazio creativo continuo, dove la pratica del disegno diventa un percorso personale. Potrai dedicarti al disegno libero, ricevere una guida su misura e crescere costantemente nel tempo. L’Atelier è pensato per chi ha già seguito Accelerator Program e Potenziamento Tecnico. 📅 Dal 9 settembre 2025 🕔 Ogni martedì, 17:00 – 19:00 👉 [Scopri di più] Disegno dal vero e Scuola Libera del Nudo con Gabriele Luciani A partire dal 4 settembre 2025 Il corso di disegno dal vero a Roma ti accompagna passo dopo passo nello sviluppo delle tecniche fondamentali, in un ambiente accogliente e creativo. Le lezioni hanno una durata di 2 ore e 30 minuti e sono pensate sia per chi ha già esperienza con il disegno, sia per principianti assoluti e appassionati che desiderano avvicinarsi per la prima volta all’arte. Quando: incontri settimanali Cosa imparerai: anatomia artistica, proporzioni, espressione del volto, e come sviluppare il tuo stile personale Via La Spezia 93 (Zona San Giovanni), Roma Corso in presenza Lezione di prova gratuita Il disegno è un linguaggio universale, un modo per osservare, comprendere e raccontare la realtà che ci circonda. Che tu sia all’inizio del cammino o già pronto a spiccare il volo, c’è un corso pensato per te. Iscriviti subito e riserva il tuo posto.
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Dall’idea alla linea: il potere del segno come pensiero non verbale.
Prima che un’idea si trasformi in parola, essa vive nella mente come immagine. È un’intuizione che non ha ancora assunto i contorni della lingua. Disegnare significa intercettare questa fase originaria del pensiero, preservarne la freschezza, tradurla in un gesto senza costringerla nel rigore del discorso verbale. La linea, in questo contesto, non è un semplice contorno che delimita le cose: è la testimonianza di un incontro tra occhio e mano, tra percezione e movimento. Ogni tratto è un atto irripetibile, che porta con sé informazioni invisibili: la pressione della matita racconta dell’intensità di chi guarda, la velocità del gesto rivela urgenza o calma, la fluidità o la frammentazione del segno attestano lo stato emotivo di chi disegna. A differenza delle parole, che seguono una struttura lineare e temporale, il pensiero visivo che guida il disegno è simultaneo. Coglie l’insieme e il dettaglio nello stesso istante, la massa e la linea, la luce e l’ombra. È un sapere che non procede per catene logiche, ma per intuizioni, per analogie, per sovrapposizioni. Questo rende il disegno una forma di conoscenza a sé stante, non riducibile ad altre discipline. Non serve un codice condiviso perché il segno non è destinato a essere “tradotto”: marca il momento, nell'istante in cui è stato tracciato. Così, ogni segno diventa una mappa dell’attenzione, un’impronta psichica che registra il nostro modo unico di guardare il mondo. Non appartiene a nessuna grammatica universale, ma al linguaggio dell’esperienza. Ed è proprio in questa irriducibile individualità che risiede la forza del disegno: un pensiero che non ha bisogno di parole per dire tutto. La scienza dietro il disegno: come il cervello elabora le immagini.
Disegnare è un atto complesso, un intreccio di percezione, memoria e gesto, in cui l’occhio e la mano dialogano attraverso il cervello. Quando osserviamo un oggetto, la luce che esso riflette entra nell’occhio e raggiunge la retina, dove viene trasformata in segnali elettrici. Questi viaggiano lungo il nervo ottico fino alla corteccia visiva, situata nella parte posteriore del cervello, dove si compie la prima “traduzione”: dalla luce all’immagine mentale. Ma questo non basta a spiegare la magia del disegno. La nostra mente non si limita a registrare ciò che appare: interpreta, seleziona, riorganizza. L’osservazione visiva è sempre un atto creativo. Non vediamo mai tutto ciò che abbiamo davanti, bensì ciò che il nostro cervello ritiene essenziale in base all’esperienza e alla memoria. Disegnare significa dunque forzare i nostri stessi automatismi: costringerci a guardare con più attenzione, a sospendere l’interpretazione abituale per restituire la realtà nei suoi dettagli più minuti. Questa operazione coinvolge diverse aree cerebrali: quelle deputate al riconoscimento delle forme, alla percezione dello spazio, alla coordinazione motoria e alla pianificazione del gesto. Con l’allenamento le connessioni neuronali diventano più efficienti: l’occhio distingue più chiaramente, la mano si fa più precisa, e la mente affina la sua capacità di concentrazione. Non è un caso che numerosi studi colleghino la pratica del disegno a miglioramenti della memoria visiva, dell’attenzione selettiva e persino della capacità di problem solving. A differenza del linguaggio verbale, che richiede regole condivise e simboli convenzionali, il disegno agisce come una registrazione immediata della percezione. Ogni tratto di matita diventa così una testimonianza diretta del lavoro invisibile del cervello: non una traduzione in concetti, ma un’impronta dell’esperienza stessa. In questo senso, disegnare è un modo di conoscere il mondo che non passa dalle parole, ma da un sapere più profondo e corporeo, che coinvolge la mente, l’occhio e la mano in un unico atto indivisibile. Perché imparare a disegnare cambia il modo in cui guardi il mondo
C’è un momento preciso, quando si inizia a disegnare con attenzione, in cui il mondo intorno smette di essere un insieme confuso di cose familiari e diventa un territorio nuovo, fatto di forme, spazi e rapporti. Un volto, ad esempio, non è più solo “un volto”: diventa un intreccio di linee invisibili, di piani di luce e ombra, di proporzioni che si rispondono come in una partitura musicale. Imparare a disegnare è un atto di rallentamento: costringe a guardare due volte, tre volte, cento volte, per scoprire ciò che l’occhio disattento è come se non vedesse mai. Una piega leggera all’angolo della bocca, il riflesso pallido sull’iride, la linea sottile che separa il braccio dal fondo. E più si guarda, più si comprende che vedere e guardare non sono la stessa cosa. L’occhio allenato dal disegno inizia a riconoscere armonie e contrasti ovunque: nelle geometrie di un palazzo, nelle ombre di un pomeriggio d’inverno, nella curva di una foglia. È un mutamento silenzioso, che non ha bisogno di parole, ma che lascia una traccia indelebile nel modo in cui percepiamo il reale. Disegnare non è soltanto “fare un’immagine”: è trasformare lo sguardo. Il mondo resta lo stesso, ma l’artista che cresce in noi impara a vederlo come se fosse nuovo ogni giorno. Il disegno come supporto nelle età fragili.
Il disegno non è una “cura” per il decadimento cognitivo, ma sicuramente è un potente alleato per migliorare la qualità della vita, mantenere le abilità residue, stimolare ricordi ed emozioni, e creare momenti significativi tra gli assistiti e i caregiver. Stimolazione cognitiva, espressione emotiva e mantenimento delle capacità residue sono elementi al centro dell'approccio creativo. Con l'avanzare dell'età alcune funzioni vengono meno e se si pensa a questa patologia come a un'alterazione delle funzioni dovuta all'età più che a una patologia ci si può convivere il più serenamente possibile. Ecco come il disegno può aiutare: Stimolazione cognitiva
Entrare nel mondo di queste persone significa avere accesso a una realtà alternativa che può essere sì dolorosa, ma se accettata e gestita con coscienza diventa una ricchezza di cui non si può più fare a meno. E' molto importante per chi assiste non correggere o valutare gli elaborati realizzati, il mondo di queste persone è bello e perfetto com'è. |
Autore24H Drawing Lab Archivi
Ottobre 2025
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