5 motivi per usare il mirino quando disegni.
Disegnare col mirino (spesso una griglia, un foglio trasparente o una cornice rettangolare) è una tecnica che può essere molto utile per diversi motivi. Anche se all'inizio può risultare un'operazione farraginosa col tempo diventerà sempre più famigliare, e i pro saranno certamente più dei contro. Vediamo insieme alcuni dei motivi che ti faranno preferire il mirino per i prossimi disegni: 1. Migliorare la prospettiva La prospettiva è un tasto dolente per molte persone che si dedicano al disegno. Usare il mirino aiuta a trasporre correttamente le proporzioni e la prospettiva. Questo è particolarmente utile per i principianti che devono imparare a "vedere" le dimensioni relative e le angolazioni degli oggetti in modo oggettivo. Con il mirino si riesce a ridurre l'effetto delle distorsioni della percezione, concentrandosi su linee e proporzioni reali. Ci aiuta a farci credere alle inclinazioni che effettivamente vediamo, e a riportarle sul foglio. 2. Facilitare l'inquadratura Per artisti e fotografi, il mirino è un valido strumento per scegliere il miglior inquadramento o composizione dell’opera. Guardando attraverso un mirino con una griglia si può decidere come disporre gli elementi principali dell’immagine, tenendo presente la disposizione degli oggetti all'interno della composizione. La griglia può contare tutti i riquadri di cui abbiamo bisogno. 3. Migliorare il riconoscimento delle proporzioni La griglia del mirino aiuta a suddividere la scena in quadranti, rendendo più semplice valutare le proporzioni tra i vari elementi. Questo è utile per trasferire le proporzioni dal modello al foglio da disegno, assicurandosi che tutto mantenga le dimensioni corrette. Ci aiuta sia dal vero che in copia, per esempio se dobbiamo trasferire un soggetto sul foglio in scala mantenendo le proporzioni. 4. Allenare l’occhio alla precisione Disegnare col mirino sviluppa una nuova forma mentis per chi disegna. Non solo aiuta sul momento, ma crea un path di apprendimento utile con o senza mirino. L’occhio si abitua a riconoscere linee, proporzioni e inclinazioni anche da sé. È un modo per affinare la capacità di osservazione, utile anche per abituarsi a individuare dettagli minimi e distanze. 5. Strumento per il disegno dal vero Quando si lavora dal vero, il mirino aiuta a semplificare la visione d’insieme e a bloccare rapidamente le forme base della composizione, senza perdersi nei dettagli. È molto utile per il disegno rapido (come lo sketching) in cui è necessario riportare la scena rapidamente e con precisione. In sintesi, il mirino è un aiuto prezioso per chi desidera sviluppare un buon occhio per le proporzioni e la prospettiva, facilitando al contempo la creazione di una composizione bilanciata e accurata.
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Perché alcune persone non sanno disegnare?
Il disegno è una forma di espressione creativa che molte persone ammirano e apprezzano, ma non tutti si sentono capaci di realizzarlo. Perché alcune persone non sanno disegnare? Questa domanda ha diverse risposte, che spaziano tra fattori psicologici, educativi, e culturali. Autocritica e perfezionismo Uno dei principali ostacoli al disegno è l'autocritica. Molte persone si scoraggiano perché confrontano i loro schizzi iniziali con opere d'arte elaborate e tecnicamente avanzate, rimanendo deluse dal risultato. Questo atteggiamento perfezionista può bloccare la creatività e impedire la pratica necessaria per migliorare. Disegnare è una competenza che si sviluppa nel tempo, ma se ci si aspetta di essere subito perfetti, è facile abbandonare dopo pochi tentativi. Mancanza di formazione adeguata Il disegno è un'abilità che, come qualsiasi altra, può essere insegnata e appresa. Tuttavia, molte persone non ricevono una formazione adeguata nell'arte del disegno. A scuola, spesso l'insegnamento del disegno è limitato, concentrandosi su altre materie considerate più “pratiche”. Senza una guida e un metodo per apprendere le tecniche base, può essere difficile per una persona sviluppare la fiducia necessaria per disegnare. Condizionamenti culturali In molte culture, il disegno e l'arte in generale vengono considerati talenti innati, piuttosto che abilità che possono essere coltivate. Questa percezione può portare a credere che chi non riesce a disegnare bene sin dall'inizio semplicemente non sia "portato" per l'arte, creando un blocco mentale che impedisce di provare e migliorare. Aspetti percettivi Dal punto di vista neurologico, disegnare richiede la coordinazione tra occhio e mano, oltre che una buona percezione spaziale. Alcune persone possono avere difficoltà in queste aree, il che rende il disegno un'attività più impegnativa. Tuttavia, ciò non significa che non possano imparare a disegnare, ma potrebbero aver bisogno di più pratica o di metodi alternativi per sviluppare queste competenze. Esperienze negative passate Molte persone sono scoraggiate dal disegno a causa di esperienze negative durante l'infanzia o l'adolescenza. Commenti critici da parte di insegnanti, compagni di classe o persino familiari possono creare una barriera emotiva che rende difficile per una persona tentare di disegnare di nuovo. Queste esperienze possono creare una convinzione limitante, portando a evitare l'attività del disegno per paura di fallire o di essere giudicati. La paura dell'errore Il disegno, come molte altre forme d'arte, comporta il rischio di commettere errori. Alcune persone hanno una forte paura dell'errore, che le porta a evitare situazioni in cui potrebbero sbagliare. Questa paura può essere paralizzante, impedendo alla persona di sperimentare con linee, forme e colori, che sono fondamentali per imparare a disegnare. Conclusione In definitiva, il motivo per cui alcune persone non sanno disegnare non è legato a una mancanza di talento innato, ma piuttosto a una combinazione di fattori psicologici, educativi e culturali. Con il giusto approccio, la pratica costante e un ambiente di apprendimento supportivo, chiunque può migliorare le proprie capacità di disegno. Superare l'autocritica, riconoscere il valore dell'errore come parte del processo di apprendimento, e adottare una mentalità aperta e curiosa possono fare la differenza tra l'essere intimiditi dal disegno e l'essere in grado di esprimersi attraverso di esso. Quanto tempo ci vuole per fare un disegno?
Creare un disegno è un processo artistico che varia notevolmente in termini di tempo richiesto, influenzato da diversi fattori. Questi possono includere la complessità del soggetto, lo stile dell'artista, la tecnica utilizzata e il livello di dettaglio desiderato. Un disegno, in sostanza, si può completare in dieci minuti come in settimane di lavoro. Al nostro corso di disegno abbiamo una stima nel tempo di esecuzione degli esercizi, che varia dai dieci minuti a un paio d'ore (anche tre, nei disegni più complessi, come ad esempio l'autoritratto). Questo perché abbiamo una timeline da seguire e una promessa da mantenere (Impara a disegnare in 24 ore) e gli esercizi sono strutturati in modo tale da poter essere ultimati in aula in un arco di tempo preciso. E' importante, prima di considerare quanto tempo ci vuole per fare un disegno, stabilire che la rapidità o la lentezza nell'esecuzione, sono soltanto caratteristiche differenti di un artista. Leonardo era celebre per la sua proverbiale lentezza, mentre Michelangelo aveva un approccio sensibilmente più deciso: questo non toglie nulla alla grandezza e genialità di entrambi. Analizziamo ora più nel dettaglio quanto tempo può volerci per completare un disegno, così potrai orientarti meglio in base alle tue intenzioni e obiettivi. Complessità del soggetto Il soggetto del disegno è uno dei fattori principali che determinano il tempo necessario per completarlo. Disegni semplici, come schizzi rapidi di oggetti quotidiani o forme geometriche, possono richiedere solo pochi minuti. Al contrario, ritratti dettagliati, paesaggi complessi o disegni tecnici possono richiedere ore, giorni o persino settimane. Stile dell'artista Lo stile personale dell'artista ha un impatto significativo sul tempo di realizzazione. Artisti che preferiscono uno stile minimalista o astratto potrebbero completare un'opera in un tempo relativamente breve. Al contrario, artisti che adottano uno stile realistico o iperrealistico tendono a dedicare molto più tempo per raggiungere il livello di dettaglio richiesto. Tecniche utilizzate La tecnica scelta per il disegno influisce notevolmente sul tempo necessario. Alcune tecniche, come il disegno a matita o penna, possono essere relativamente veloci. Altre tecniche, come l'acquerello, l'olio o il digitale con numerosi strati e correzioni, possono richiedere molto più tempo. Inoltre, tecniche miste che combinano vari media possono allungare ulteriormente il processo. Livello di dettaglio Il livello di dettaglio che l'artista vuole raggiungere è cruciale. Un disegno con molti dettagli richiede tempo per perfezionare ogni piccola parte. Un ritratto dettagliato, ad esempio, richiede attenzione particolare a proporzioni, ombre e sfumature per catturare l'essenza del soggetto. D'altra parte, un disegno più stilizzato o schematico può essere completato più rapidamente. Esperienza dell'artista L'esperienza e la competenza dell'artista possono accelerare o rallentare il processo. Artisti esperti possono avere una tecnica consolidata e una mano sicura che permette loro di lavorare più velocemente. I principianti, invece, potrebbero richiedere più tempo per pianificare, correggere errori e acquisire familiarità con gli strumenti. Strumenti e materiali Gli strumenti e i materiali utilizzati possono influenzare i tempi di lavorazione. Matite, penne, pennelli e software digitali offrono diverse velocità di lavoro. Ad esempio, i disegni digitali possono essere modificati rapidamente grazie ad alcune funzioni, mentre i disegni tradizionali possono richiedere più tempo per essere corretti e perfezionati. Ti fornisco una stima approssimativa su quelli che possono essere indicativamente i tempi di realizzazione di un disegno:
Conclusione Ogni artista e ogni progetto sono unici: anche tu lo sei, e certamente avrai come ogni artista punti forti e incertezze. Questo rende difficile stabilire un tempo standard per la realizzazione di un disegno. Tuttavia, comprendendo i fattori che influenzano il tempo di disegno, si può avere una migliore idea delle aspettative e della pianificazione del lavoro artistico. In ultima analisi, la passione e la dedizione dell'artista giocano un ruolo fondamentale. Il tempo investito in un disegno è spesso proporzionato all'amore per l'arte e al desiderio di creare qualcosa di significativo e bello. Quanto tempo ci vuole per imparare a disegnare? Molte persone ritengono che per imparare a disegnare serva moltissimo tempo e soprattutto che non si possa imparare da adulti. In entrambi i casi non è così, ma è anche vero che il tempo necessario per imparare a disegnare bene dipende da diversi fattori, tra cui: Obiettivi personali. Cosa significa "imparare a disegnare"? Vuoi diventare un artista professionista, un illustratore amatoriale, o semplicemente migliorare le tue capacità di disegno per hobby? Dedizione e pratica. Quanto tempo dedichi alla pratica del disegno ogni giorno o settimana? La costanza è fondamentale per migliorare. Metodo di apprendimento. Stai seguendo corsi, lezioni private, tutorial online, o stai imparando da autodidatta? Avere una guida esperta può accelerare il processo di apprendimento. In questo articolo voglio spiegarti, al di là delle considerazioni iniziali, come non ci siano davvero tempi stabiliti: bisogna ad esempio considerare che senza un metodo di apprendimento specifico potresti rischiare di non fare progressi per anni. Alla base, la fase iniziale dell'apprendimento è quella meno complessa, perché complice il grande entusiasmo dell'inizio e l'assenza di informazioni ci consente di avere una mente più predisposta a imparare. Ma le cose tendono a complicarsi quando si raggiungono i primi risultati, perché alzando la posta in gioco è importante andare oltre la sgradevole sensazione di frustrazione: per apprendere bisogna predisporsi all'errore (fallimento è una parola davvero grossa), perché è grazie all'errore che capiamo dove vogliamo arrivare e come aggiustare il tiro. Quanto tempo ci vuole, quindi, per imparare a disegnare? Ti basta pensare che al nostro corso di disegno in sole 24 ore puoi imparare a disegnare bene per continuare ad esercitarti in totale autonomia. Il nostro corso è strutturato in modo da poterti far affrontare esercizi mirati che in brevissimo tempo consentono di ottenere i primi sorprendenti risultati. Questo perché per apprendere è importantissimo avere un metodo efficace, che ci aiuti a veicolare non solo le energie da spendere, ma anche l'appagamento. E' importante, infatti, che imparare a disegnare non sia soltanto una concentrazione di esercizi difficili, ma che questi esercizi - indubbiamente complessi - siano sviluppati con strategie che rendano accessibile la difficoltà. Allora la paura di sbagliare o di sentirsi frustrati da risultati poco soddisfacenti sarà limitata al massimo, e l'apprendimento sarà un piacere. Allora si che ci vorrà poco: facciamo sempre molto volentieri le cose che ci fanno star bene, no? Non posso dirti che in un anno disegnerai come Leonardo Da Vinci, perché molto dipende anche da te e sarebbe una promessa che lascia un po' il tempo che trova, ma quello che posso dirti con certezza è che in 24 ore potrai passare da zero a cento anche se pensi di non avere alcun talento per il disegno, o se non hai mai disegnato nella tua vita. Ora qualche consiglio per accelerare l'apprendimento: Pratica quotidiana: anche solo 30 minuti al giorno possono fare una grande differenza nel lungo periodo. Studiare da maestri: osserva e impara dai lavori di artisti che ammiri. Visita la nostra area corsisti per consultare una manualistica gratuita che possa tornarti utile. Partecipa a comunità artistiche: scambiare idee può aiutarti a migliorare. Frequentando il nostro corso puoi usufruire del nostro tutoraggio gratuito per sempre e tornare gratuitamente ogni volta che vuoi per incontrare la nostra community creativa. Iscriviti al nostro Canale WhatsappDopo aver imparato a disegnare ti senti in vena di sperimentare delle tecniche un po' più virtuose e non vedi l'ora di conoscere l'acquerello, ma come scegliere un album da acquerello? Le diverse proposte nel mercato sono tantissime e tutte perlopiù di grande qualità: comprensibile un po' di confusione nella scelta.
In questo post ti guiderò alla scelta dell'album perfetto per realizzare i tuoi lavori ad acquerello, così potrai sviluppare le tue potenzialità al meglio: sarà il compagno migliore per i tuoi colori. La pittura ad acquerello è una forma d'arte unica che richiede non solo talento e abilità, ma anche il giusto supporto. La scelta dell'album giusto può fare la differenza nel risultato finale, e facendo un po' di ricerca sui prodotti in commercio scoprirai quanto in questa tecnica la carta sia di primaria importanza. In questo articolo, esploreremo alcuni degli album più adatti per dipingere con gli acquerelli. Caratteristiche chiave di un buon album per acquerello. Prima di immergerci nei singoli album, è importante comprendere le caratteristiche chiave di un album ideale per la pittura ad acquerello: Grammatura della carta. La grammatura della carta è cruciale. Opta per album con carte più spesse (solitamente sopra i 300 g/m²) per evitare che la carta formi delle onde o si deformi durante il processo di pittura, creando così non solo un danno al foglio ma anche alla distribuzione del colore che diventerebbe disomogenea. Acidità della carta. Una carta con bassa acidità (pH neutro o leggermente alcalino) preserverà meglio i colori nel tempo, impedendo loro di sbiadire o ingiallire. Texture della carta. La texture della carta può influire sul modo in cui gli acquerelli si distribuiscono. Scegli una texture che si adatti al tuo stile artistico, che sia liscia per dettagli precisi o più ruvida per effetti più sfumati. Qualità generale dell'album. Investire in un album di qualità superiore significa ottenere una superficie più resistente e duratura. Le marche affidabili offrono album appositamente progettati per la pittura ad acquerello e sono durature nel tempo. Sarebbe un vero peccato passare il pennello bagnato sul foglio e vedere il primo strato di carta che viene via come burro. I migliori album per acquerelli 1. Fabriano Artistico Watercolor Paper. L'album Fabriano Artistico è ampiamente riconosciuto nella comunità artistica per la sua eccellente qualità. Con una grammatura di 300 g/m² e una superficie pressata a freddo e ruvida, offre una piacevole esperienza di pittura ad acquerello. 2. Arches Watercolor Paper. Arches è un marchio rinomato e la sua carta per acquerelli è celebre per la sua resistenza e durabilità. Con opzioni di grammatura tra 185 e 640 g/m², è adatta a artisti di diversi livelli. 3. Winsor & Newton Professional Watercolor Paper. Winsor & Newton è un nome di fiducia nel mondo delle belle arti. La loro carta per acquerelli è realizzata con cellulosa al 100%, offrendo una superficie resistente e una notevole stabilità dimensionale. Conclusioni Sappiamo bene che provare tutte le carte in commercio non è semplicissimo e può diventare una ricerca davvero costosa. In aula consigliamo sempre ai nostri corsisti di creare dei gruppi di acquisto - in particolar modo per le carte - così da dividere costi e fogli senza spendere una fortuna. Provare è l'unica via per scoprire cosa fa al caso nostro, non ci sono regole imposte. Ma ricorda che la scelta dell'album giusto è fondamentale per il successo della tua opera ad acquerello! Esplora le caratteristiche di diversi album e scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze artistiche. Con la giusta carta, la tua pittura ad acquerello raggiungerà nuove vette creative. Ora ne sai un po' di più per poter scegliere il tuo album per pittura ad acquerello: facci sapere quale hai scelto e come ti trovi. Buona pittura! 24H Drawing Lab Se sei alla ricerca di risorse di alta qualità per migliorare le tue abilità artistiche, o muovi i primi passi e desideri esplorare il mondo del disegno siamo felici di offrirti una fantastica opportunità con una selezione gratuita di manuali di disegno.
Nell'area corsisti del nostro sito troverai una serie di manuali di disegno consigliatissimi per chi vuole incrementare le proprie capacità. Perché scaricare questi manuali? Sono creati da artisti professionisti con anni di esperienza nel campo del disegno: da Andrew Loomis ai manuali di Anatomia Artistica in uso nelle Accademie di Belle Arti. Ogni manuale è progettato per offrirti tecniche, suggerimenti e trucchi che ti aiuteranno a perfezionare il tuo stile e a migliorare le tue capacità artistiche. Non importa se sei uno studente, un professionista o un hobbista; sono risorse sempre disponibili per chiunque voglia imparare (e in continuo aggiornamento). Qualunque sia la tua area di interesse, troverai sicuramente qualcosa che fa per te. Scaricare i nostri manuali è semplice e veloce. Ecco come fare:
Unisciti alla nostra comunità Non fermarti al download dei manuali! Segui gratuitamente il nostro canale Whatsapp per aggiornarti su nuove risorse, tutorial, e sfide artistiche. Ti permetterà di entrare in contatto con noi e trovare ispirazione. Vuoi acquistare i nostri manuali a un prezzo speciale? Qui troverai il nostro "I Simboli del Disegno: perché lo vedo così e lo disegno cosà?" che, oltre a una selezione di altri manuali redatti da noi, potrai acquistare a €7,90. Non perdere l'opportunità di migliorare le tue abilità artistiche con le nostre risorse gratuite. Visita il nostro sito, e inizia il tuo viaggio nel mondo del disegno. Siamo felici di vederti crescere come artista e di supportarti lungo il cammino: buona lettura. Generalmente, alla fine del corso, quando siete tutti galvanizzati e vi trovate una cartellina piena di disegni da archiviare, vi ponete tutti lo stesso quesito: come conservare i disegni?
Naturalmente è una cosa che torna utile a molti, così ho deciso di scriverci un post. Prima di tutto parliamo di disegni a matita, o al massimo a carboncino. Una volta ultimato il disegno, è necessario “fissarlo”, altrimenti con il tempo (e nel caso del carboncino in un batter d’occhio) tenderà a dissolversi. Dunque è importante fissare sul foglio il materiale che abbiamo usato per disegnare: è un procedimento fondamentale per quanto riguarda materiali molto polverosi e duttili, come ad esempio il carboncino e la fusaggine, anche perché se li sistemate (come presumo) all’interno di una pila di fogli, il disegno tenderà a sporcare il foglio successivo, rovinando entrambi. In commercio esistono numerosi fissativi: quelli per matita vanno benissimo anche per carboncino e fusaggine. Per carità, non usate la lacca per capelli, lasciate questi esperimenti truculenti a chi non interessa conservare i propri disegni. Il fissativo va spruzzato sul foglio in verticale e a circa 30 cm di distanza, in modo tale da avere una nebulizzazione omogenea su tutto il disegno. Mi raccomando: non spruzzatelo con il foglio in orizzontale poggiato sul tavolo. Trattandosi di uno spray, possono colare gocce che poi macchiano il foglio. Una volta fissato, ribaltate il flacone e spruzzatene un po’ a vuoto, al contrario, finché non sentite uscire solo aria: questo vi consentirà di tenere libero lo spruzzatore per gli usi successivi. Aspettate qualche minuto, poi il vostro disegno sará pronto e protetto. Sistemazione in un portfolio. Organizzate i vostri disegni sistemandoli su fogli rigidi che gli facciano da supporto proteggendone gli angoli (la prima cosa che si rovina). Potete usare, in caso di disegni non troppo grandi, gli angolini trasparenti preincollati, di quelli che si usano per le fotografie, altrimenti servitevi di un po’ di nastro carta arrotolato su se stesso, da sistemare ai quattro angoli. Non usate il biadesivo, a meno che non sia di un particolare tipo adatto allo scopo, altrimenti con gli anni lo vedrete emergere dal foglio e rovinerà il disegno, costringendovi a dover tagliare le parti macchiate. E poi non è mai consigliabile effettuare sui propri disegni operazioni da cui non si può tornare indietro. Gli angolini trasparenti e il nastro carta sono perfettamente rimovibili. Una volta alloggiati su un supporto rigido, sistemateli uno sull’altro ma mai vis à vis, altrimenti vi ritrovate il calco di un disegno sull’altro, un bel pastrocchio, insomma. Se volete sentirvi più sicuri, posizionate un foglio di carta velina fissandolo con un pezzetto di nastro carta, cosi il disegno non macchierà nemmeno il dorso di quello successivo, e tutto resterà magicamente pulito. Nei negozi di Belle Arti ci sono in commercio un mucchio di cartelline: in cartone nero, in plastica bianca, nera. Avete una gran scelta. Potete anche comprare un album a spirale di fogli neri e sistemarli tutti lì, cosi avete racchiuso tutto in un bel portfolio dalla copertina rigida. L’importante è archiviare, conservare: se non siete voi i primi a rispettare il vostro lavoro, nessun’altro lo farà. Buona archiviazione! 24H Drawing Lab "Per ogni artista che ha lavorato duramente per acquisire abilità nella sua arte, è molto irritante vedere la sua abilità definita un “dono”."
Andrew Loomis Disegnare è un dono? Questo è uno degli interrogativi ricorrenti, tra le persone che vogliono imparare a disegnare, ma prima una precisazione: chi scrive, nonostante insegni a disegnare, non è nata con la matita in mano. Se c’è mai stato un dono, forse è quello di aver sempre saputo cosa nella vita avrei voluto fare e l’ho perseguito. Volevo imparare a disegnare e sono andata a scuola, a farmi spiegare come si faceva. Cercando di rispondere in maniera esaustiva alla domanda, posso dire che per la mia esperienza, al Liceo Artistico prima e all’Accademia di Belle Arti poi, ho potuto constatare come molte persone abbiano cambiato quasi improvvisamente il loro modo di disegnare: se fino a qualche giorno prima non badavano alle proporzioni, all’improvviso tenevano la matita diversamente sul foglio, in sintonia totale tra loro e il mezzo usato. Segno che qualcosa avevano capito. Che gli era successo? Se è vero che disegnare è un dono, quel cambiamento può far sperare che un giorno ci si possa svegliare parlando russo. Da credere è piuttosto improbabile, non trovate? Disegnare è un dono? Possiamo dire che per alcuni si. Ma per altri sarebbe più corretto dire che è un dono che possono decidere di farsi. È vero che il saper disegnare può essere una dote innata come la predisposizione per le lingue straniere o la matematica. È assolutamente vero che molte persone hanno una strada in discesa da subito e sembra che abbiano sempre disegnato bene sin da piccoli. Questo però non vuol dire che non si possa imparare. L’esempio di quelle persone in Accademia e al Liceo dimostra che il disegno può essere appreso e non c’è un’età più indicata di un’altra, per imparare. Loro avevano inconsciamente cambiato il loro modo di vedere le cose ed è esclusivamente questo, che li ha portati a disegnare bene. Avevano capito che per saper disegnare è necessario fidarsi dei propri occhi, non delle proprie mani. Possiamo forse definire "dono" una specie di intuito, di capacità nel trarre autonomamente conclusioni e comprendere strategie efficaci per far bene una cosa, ma tutto può essere appreso laddove spiegato. Quando ho imparato l’inglese, mica lo sapevo prima di impararlo, finché una bravissima insegnante alle scuole medie mi ha fornito le giuste indicazioni per poterlo parlare. Entrava in classe parlando in inglese e questo mi ha dato modo di apprendere senza fatica, capendo come funziona la grammatica attraverso l’utilizzo che se ne fa nel parlato: fidandomi di quello che sentivo dagli interlocutori inglesi, cercando di non tradurre in italiano quando mi parlavano. L’apprendimento non è altro che un salto mentale che cancella il “NON” davanti al “POSSO”. Essere artisti è una cosa diversa, ma imparare a disegnare si può, eccome se si può, perché tutto può essere appreso con le giuste indicazioni e se non avete ancora imparato a disegnare non è assolutamente perché non siete portati, ma perché non avete ricevuto ancora le informazioni necessarie e fondamentali per capire come il disegno funziona. Dopo tanti anni di studi artistici, ho capito che la tradizione in Italia è qualcosa che ti può fregare, che si possono passare ore ad autocompiacersi nella posa estatica che fa scivolare il pollice sulla matita per misurare con il braccio teso, e che questo non serve a niente, se non impari a vedere. Ho capito che tra gli artisti non basta starsi a dire quanto era bravo Caravaggio: occorre fare un salto in più, capire cosa ha capito Caravaggio e soprattutto vedere come sapeva vedere lui. Disegnare è prima di tutto un esercizio mentale che incrementa la nostra intelligenza visiva. Se ancora pensate di non poter imparare, provate prima di tutto a fare lo sforzo di entrare in un personaggio nuovo, così vi sentirete più vicini alla mèta. Buon apprendimento! 24H Drawing Lab Mi sono chiesta se dedicare un post a questo argomento fosse una cosa utile, e penso di si. Può esserti utile se ci hai già frequentati o se stai ancora decidendo, oppure se sei un nostro lettore in cerca di consigli: questo articolo ti aiuterà ad usare questa fedele compagna del disegnatore al 100% delle sue potenzialità.
Devo ammettere che a volte al corso noto un po’ di esitazione nell’usare liberamente questo strumento dal nome curioso (in passato veniva fatta con la mollica di pane, da cui oggi il nome), ed è comprensibile: bisogna considerare, infatti, che molte persone, vedono la gomma pane per la prima volta al corso e sperimentano con essa un rapporto di familiarità a piccoli passi. Che cos’è questa strana gomma morbida? Come mai il termine “cancellare” non calza perfettamente su di lei? E se la sporco? Questi interrogativi sono tutti legittimi, perché ci si trova improvvisamente di fronte a una cosa che non è propriamente una gomma da cancellare, ma che in qualche modo cancella, ed entrando in conflitto con la funzione di questo stranissimo oggetto, si corre il rischio di farne un uso un po’ timido. Certamente, la prima tentazione sarà quella di tenerla il più pulita possibile, nei casi più estremi si stacca un angolino e si usa poco per volta, ed è proprio su questo punto che mi sento di darti il primo consiglio: non farlo. Naturalmente, laddove ti è utile, puoi staccare un pezzo di gomma pane per lavorare su piccole parti, ma se si sporca non è un dramma. La gomma pane è un oggetto che si ammorbidisce con il calore delle mani diventando modellabile e per questo è anche autopulente: puoi impastarla per farle assorbire lo sporco e tornerà efficiente. Sarà normale vederla ingrigirsi sempre di più, ma non significa che ti macchierà il disegno. Se stai attento a tenerla morbida, lievemente appiccicosa, tornerà ad asportare grafite per lungo, lunghissimo tempo. Questa è in assoluto la prima cosa da sapere, ossia che puoi usarla senza affezionarti troppo a quella bella forma rettangolare, perché la cosa più saggia da fare, è sformarla da subito. Altrimenti, senza rendertene conto, quella stessa inibizione che hai nell’usare i tuoi strumenti di lavoro, la ritroverai nei tuoi disegni. Quindi attenzione! 😉 Quello che conta è tenere presente qual è la funzione della gomma pane, così potrai farne un uso più disinvolto. La gomma pane, tecnicamente, non cancella ma asporta grafite. Puoi usarla sia picchiettando sul foglio per alleggerire qualche ombra, sia sfregando per ottenere un effetto un po’ più omogeneo. Molti la usano anche per cancellare, ma ti sconsiglio di farlo, se non per raggiungere qualche effetto che ti interessa ottenere: con la gomma pane non puoi tornare al bianco assoluto del foglio, né cancellare gli errori, che comunque resteranno visibili creandoti confusione. E poi per questo hai già la gomma da cancellare, no? L’ultimo consiglio che mi sento di darti è quello di conservarla al meglio per tenerla efficiente. Ci sono due nemici da temere, infatti: l’aria e il tempo. Questi due tenderanno a seccarla sempre di più, finché non saranno di più i pezzetti che ti si sbricioleranno tra le mani e non sarà una passeggiata, disegnare così. Il piccolo ovetto di plastica giallo, quello delle sorpresine delle uova di cioccolata sarà un ottimo custode, ma tieni presente che alcune vengono vendute già dentro a un contenitore di plastica. Quando disegni, soprattutto in inverno, quando l’aria è tendenzialmente più fredda e la gomma pane diventa più rigida, ti conviene disegnare direttamente con la matita in una mano e la gomma pane a scaldare nell’altra, così la trovi pronta all’uso quando ti servirà. In linea di massima, la gomma pane bianca impiega un po’ di più a diventare morbida, mentre quella grigia un po’ meno, perché già di suo ha una consistenza leggermente più pastosa, puoi scegliere tu quale preferisci. E mi raccomando, considerala come pezzetto di pongo da modellare, perché solo così potrai usarla al meglio e in ampie zone del tuo disegno. 24H Drawing Lab Ricordo che quando frequentavo il Liceo Artistico a Roma, andava di moda la lacca per capelli. Certo, erano i mitici anni ’90 e la lacca era l’unico modo per fissare la frangia di Brenda Walsh. Il punto è che se studi all’artistico, la lacca non è uno strumento per fissare i capelli, ma l’alternativa al fissativo spray.
Diciamo che i disegnatori si dividono in due categorie: quelli che hanno fissato un disegno con la lacca e… Ah, no: tutti ci hanno provato, almeno una volta. Ok, ok. Va bene che molti lo chiamano fissativo per capelli, ed è anche vero che la lacca fissa grafite e carboncino, ma non protegge il vostro disegno dall’invecchiamento: alcune lacche per capelli tendono a far ingiallire il disegno nel giro di poco, oppure restano appiccicose sul foglio. Alcune lacche per capelli hanno un diffusore non a getto continuo, e quelle sono le più pericolose, perché tendono a gocciolare sul disegno, anche a una certa distanza. E una volta che cade una goccia non nebulizzata… vi tenete la macchia. Va bene che risparmiate circa un paio d’euro, ma è questo che volete per i vostri disegni? Sicuramente molti disegnatori la prediligono al fissativo normale, perché più economica e reperibile sotto casa: io dico che se non siamo i primi a trattare il nostro lavoro con rispetto, nessun’altro lo farà al nostro posto. Seguendo questo link potete trovare una serie di fissativi (tutti eccellenti) per matita, pastello e carboncino. Rapidi, efficaci, (quasi) inodori. Buon fissaggio! 24H Drawing Lab |
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Gennaio 2025
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